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IconArt Magazine > Blog > Arte > Pittura > Storie dell’arte: l’artista Édouard Manet in 5 punti
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Storie dell’arte: l’artista Édouard Manet in 5 punti

By Published Aprile 30, 2021
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Oggi si ricorda l’artista Édouard Manet, pittore francese di fama mondiale morto di sifilide il 30 aprile 1883. Raffinato e rivoluzionario, d’impronta impressionista, Manet in realtà si è sempre considerato lontano dalla cerchia degli Impressionisti. Ripercorriamo in breve vita e carriera…

  1. Appassionato d’arte fin da piccolo, Manet viene dapprima ostacolato dai genitori nel seguire gli studi di pittura per poi riuscire a convincerli e andare a bottega dal pittore Thomas Couture. Ben presto abbandona l’atelier per incompatibilità di stile con il maestro, da lui considerato troppo accademico.
  2. Viaggia in Olanda, Italia, Austria e Germania rimanendo affascinato dagli stili di Giorgione, Tiziano, Velazquez, Goya e i pittori olandesi del 600, ma facendosi anche influenzare dalla cultura orientale, in particolare dall’arte delle stampe giapponesi.
  3. Studia poi all’Accademie, dove conosce artisti e letterati importanti, mentre l’amicizia con la pittrice Berthe Morisot, sua musa ispiratrice e modella, lo porta a frequentare gli artisti impressionisti, con i quali però non esporrà mai e dai quali si distingue nello stile per l’uso del nero.
  4. Grazie ad una cospicua eredità alla morte del padre, conduce una vita agiata dedicandosi alla realizzazione delle sue opere divenute più famose, tra cui “Le déjeuner sur l’herbe”, giudicata scandalosa e fonte di numerose polemiche. Stessa sorte per l’ “Olympia”, dipinto esposto al Salon del 1865. Fu l’amico e scrittore Emile Zola a difenderlo dalle critiche mosse al quadro.
  5. Dal 1881 comincia ad ottenere i primi riconoscimenti dal suo paese, ma nel 1883 in seguito all’aggravarsi delle sue condizioni di salute dopo aver contratto la sifilide e subito l’amputazione del piede sinistro, muore dopo una lunga agonia all’età di 51 anni.

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TAGGED:Édouard ManetcriticaImpressionistisalon
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