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IconArt Magazine > Blog > News > L’Opera digitale di Piccadilly Circus 2020 è stata annullata
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L’Opera digitale di Piccadilly Circus 2020 è stata annullata

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By Published Agosto 7, 2020
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L’opera d’arte digitale di Piccadilly Circus del 2020, dedicata alla commemorazione delle vittime dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki ,prevista per il 6 agosto e domenica 9 agosto, è stata annullata. Un lavoro indetto dall’ Imperial War Museums e commissionato all’artista Es Devlin in collaborazione con Machiko Weston, in occasione del 75°Anniversario della tragedia. L’opera, commissionata dall’Imperial War Museum, sarebbe dovuta essere proiettata sul gigantesco schermo Piccadilly Lights, ma ora è stata trasferita sul sito web del museo , che riporta : “Per rispetto delle sofferenze causate al popolo libanese dalla recente esplosione di Beirut “.

L’Opera ,originariamente progettata , era di circa 45 metri di lunghezza, composta da una sequenza di linee luminose,alternate sul grande schermo in Piccadilly Lights,, nel cuore di Londra.

Bozza Opera digitale in Piccadilly Circus

I SAW THE WORLD END

La particolarità della divisione dello schermo, rappresenta l’emblema concettuale della duplicità. La divisione che richiama alla ambivalenza tra finzione e realtà, tra divisioni razziali ,caucasica e non, e quella primordiale tra uomo e pianeta. Una duplicità che si rafforza mediante la comunicazione verbale: Due voci, Due Anime e Due Culture.

Devlin e Weston, infatti, leggeranno due testi inediti, prodotti in seguito ad una attenta ricerca e selezione di fonti originali. La composizione testuale partirà con il primo elaborato, letto da Devlin in inglese,in cui verrà tracciato l’origine della bomba atomica ,ispirato alla narrativa fantascientifica di Herbert George Wells. Il secondo elaborato,invece, sarà letto da Weston, in giapponese ,e tradotto simultaneamente in inglese, in cui verranno raccontate le testimonianze dei protagonisti.

“I went up to the hillside and took a panorama view of the city and found the whole city on fire“

Kiyoshi Tanimoto, ministro metodista giapponese.


I Saw The World End ,sembra riecheggiare ancora più forte, dopo le due esplosioni di Beirut, spingendo alla riflessione sul rapporto tra natura e uomo, tra potere e guerra ed alle conseguenze irreversibili.

I Saw the World End

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TAGGED:beirutes devlini saw the world endImperial war museumsopera digitalePiccadilly circusweston
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