By using this site, you agree to the Privacy Policy and Terms of Use.
Accept
IconArt MagazineIconArt MagazineIconArt Magazine
  • Home
    • Chi Siamo
    • Contatti
    • Pubblicità
    • Partners
  • News
    • Concorsi
    • Eventi
    • Mostre
  • Quotazioni Artisti
    • Battute d’Asta
  • Rivista
    • Numero del mese
    • Richiedi Arretrati
    • Atelier d’Artista
    • Abbonamento
  • Note D’Arte
  • Premio IconArt
    • Premio IconArt 2019
    • Premio IconArt 2020
    • Premio IconArt 2021
  • Arte 360
    • Pittura
    • Scultura
    • Fotografia
    • Digital Art
    • Installazioni
  • Cultourart
    • Cultura
    • Itinerari turistici
    • Musica
Search
© 2024 Cristian D'Agostino. All Rights Reserved.
Reading: Il restauro della Pala di Sant’Ambrogio del Botticelli svela nuovi aspetti del modus operandi dell’artista
Share
Notification Show More
Font ResizerAa
IconArt MagazineIconArt Magazine
Font ResizerAa
  • Home
  • News
  • Quotazioni Artisti
  • Rivista
  • Note D’Arte
  • Premio IconArt
  • Arte 360
  • Cultourart
Search
  • Home
    • Chi Siamo
    • Contatti
    • Pubblicità
    • Partners
  • News
    • Concorsi
    • Eventi
    • Mostre
  • Quotazioni Artisti
    • Battute d’Asta
  • Rivista
    • Numero del mese
    • Richiedi Arretrati
    • Atelier d’Artista
    • Abbonamento
  • Note D’Arte
  • Premio IconArt
    • Premio IconArt 2019
    • Premio IconArt 2020
    • Premio IconArt 2021
  • Arte 360
    • Pittura
    • Scultura
    • Fotografia
    • Digital Art
    • Installazioni
  • Cultourart
    • Cultura
    • Itinerari turistici
    • Musica
Follow US
© 2024 by Cristian D'Agostino. All Rights Reserved.
IconArt Magazine > Blog > Arte > Pittura > Il restauro della Pala di Sant’Ambrogio del Botticelli svela nuovi aspetti del modus operandi dell’artista
Pittura

Il restauro della Pala di Sant’Ambrogio del Botticelli svela nuovi aspetti del modus operandi dell’artista

Sandro Botticelli - Pala di Sant'Ambrogio
By Published Giugno 13, 2019
Share
SHARE

Sono stati ieri presentati agli Uffizi i risultati del restauro della famosa Pala di Sant’Ambrogio, dipinta da Sandro Botticelli all’età di 25 anni. La Pala, che risultava danneggiata in alcune zone del colore e del supporto ligneo, è stata per alcuni mesi nella sede dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze per interventi sostenuti grazie al supporto dell’ente degli Amici degli Uffizi. Grazie a questa azione e al confronto fra radiografie ed indagini riflettografiche è stato possibile aggiungere nuovi tasselli alla conoscenza del modus operandi dell’artista.

Le specifiche analisi hanno difatti dimostrato come Botticelli sia stato percorso da fervore creativo particolarmente tormentato, nella stesura di quest’opera, spinto dai continui dubbi e ripensamenti, che hanno portato l’artista a modificare e correggere continuamente, prassi non usuale per quel tempo, ma già riscontrata nell’operato di Lippi, suo maestro, e probabilmente da lui mediata.

I ripensamenti stilistici hanno interessato sia elementi presenti già nella pianificazione del disegno, sia quelli relativi alla stesura pittorica, come cambiamenti di posizione dei personaggi, sostituzioni di porzioni di pavimento, parti del corpo cancellate o spostate dalle posizioni iniziali.

Nello specifico, il Bambino in braccio alla Madonna ha posizione della gamba e degli occhi diversa; San Cosma, raffigurata nel gruppo dei santi, prima guardava verso l’alto ora invece rivolge lo sguardo verso lo spettatore; una parte del pavimento è stato eliminato per far posto ad una pedana per far innalzare la figura della Madonna.

Altri cambiamenti riguardano dubbi sopravvenuti nella fase tardiva della composizione, difficili da mascherare del tutto e pertanto più visibili ancora oggi e alcuni anche ad occhio nudo. Alcuni riguardano ancora San Cosma, in particolare la veste, rivolta prima all’indietro e rimaneggiata poi, di cui rimane ancora l’alone della versione precedente; a santa Caterina d’Alessandria, un pollice prima disegnato scompare sotto il mantello, lo stesso vale per la punta del mignolo, cancellata, e per gli occhi della santa. Tutti cambiamenti di cui permangono tracce svelate dalle analisi, con risultati particolarmente interessanti come nel caso degli occhi, una cui versione è stata rintracciata al centro della veste della santa, che denuncia molto probabilmente la decisione di Botticelli, poi cambiata, di farle assumere una posizione inginocchiata anziché in piedi come è attualmente.

La pala nei prossimi giorni ritornerà agli Uffizi, dove verrà esposta in maniera permanente nella sala della Primavera.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook

Correlati

You Might Also Like

Fashion Week 2025 all’insegna della sostenibilità

Un Magritte di 60 milioni di dollari all’asta

Il “Gran Tour degli Affreschi”, una nuova iniziativa che unisce moda e arte

All’asta per Sotheby’s New York un Correggio ritrovato, da 5 milioni di dollari!

A Palazzo Pitti il nuovo Museo delle Icone Russe

TAGGED:LippiOpificio delle Pietre DurepalarestauroSandro BotticelliUffizi
Share This Article
Facebook Twitter Email Print
Previous Article “La regola di Piero”, la mostra che omaggia Piero della Francesca attraverso l’arte di Mimmo Paladino
Next Article Al via “Caput Mundi Arte – Roma 2019”
Leave a comment

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Installazioni
  • Scultura
  • Digital Art
  • Pittura
  • Fotografia
  • Concorsi
  • Eventi
  • Mostre
IconArt MagazineIconArt Magazine
Follow US
© 2024. Cristian D'Agostino. All Rights Reserved.
Iscriviti!

Iscriviti per ricere notizie su eventi, notizie importanti e altro di sicuro tuo interesse!

    Questo modulo utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i tuoi dati.

    Zero spam, disiscriviti quando ti pare.
    Welcome Back!

    Sign in to your account

    Lost your password?