By using this site, you agree to the Privacy Policy and Terms of Use.
Accept
IconArt MagazineIconArt MagazineIconArt Magazine
  • Home
    • Chi Siamo
    • Contatti
    • Pubblicità
    • Partners
  • News
    • Concorsi
    • Eventi
    • Mostre
  • Quotazioni Artisti
    • Battute d’Asta
  • Rivista
    • Numero del mese
    • Richiedi Arretrati
    • Atelier d’Artista
    • Abbonamento
  • Note D’Arte
  • Premio IconArt
    • Premio IconArt 2019
    • Premio IconArt 2020
    • Premio IconArt 2021
  • Arte 360
    • Pittura
    • Scultura
    • Fotografia
    • Digital Art
    • Installazioni
  • Cultourart
    • Cultura
    • Itinerari turistici
    • Musica
Search
© 2024 Cristian D'Agostino. All Rights Reserved.
Reading: Riaperti al pubblico altri due edifici degli scavi di Pompei
Share
Notification Show More
Font ResizerAa
IconArt MagazineIconArt Magazine
Font ResizerAa
  • Home
  • News
  • Quotazioni Artisti
  • Rivista
  • Note D’Arte
  • Premio IconArt
  • Arte 360
  • Cultourart
Search
  • Home
    • Chi Siamo
    • Contatti
    • Pubblicità
    • Partners
  • News
    • Concorsi
    • Eventi
    • Mostre
  • Quotazioni Artisti
    • Battute d’Asta
  • Rivista
    • Numero del mese
    • Richiedi Arretrati
    • Atelier d’Artista
    • Abbonamento
  • Note D’Arte
  • Premio IconArt
    • Premio IconArt 2019
    • Premio IconArt 2020
    • Premio IconArt 2021
  • Arte 360
    • Pittura
    • Scultura
    • Fotografia
    • Digital Art
    • Installazioni
  • Cultourart
    • Cultura
    • Itinerari turistici
    • Musica
Follow US
© 2024 by Cristian D'Agostino. All Rights Reserved.
IconArt Magazine > Blog > News > Eventi > Riaperti al pubblico altri due edifici degli scavi di Pompei
EventiNews

Riaperti al pubblico altri due edifici degli scavi di Pompei

Praedia di Giulia Felice
Praedia di Giulia Felice
By Published Novembre 2, 2018
Share
SHARE

Dopo anni di chiusura, vengono finalmente aperti al pubblico due edifici degli scavi di Pompei che sono stati soggetti a restauri ed interventi di riqualificazione e manutenzione. Si tratta della Domus dei Ceii e della Praedia di Giulia Felice. Se la seconda intorno al 2015-2016 era stata in parte riaperta dopo il restauro degli apparati decorativi, entrambe oggi sono a disposizione dei visitatori, grazie agli interventi facenti capo al progetto “Italia per Pompei”, che attinge ai fondi europei.

La Domus dei Ceii è uno splendido esempio di abitazione della classe media del II secolo a.C. In base ad un’iscrizione sulla facciata esterna della casa, è stata attribuita al magistrato Lucius Ceius Secundus ed è famosa per la grande scena di caccia con animali selvatici raffigurata sulla parete di fondo del giardino. Sulle pareti laterali invece sono rappresentati paesaggi di impronta egizia e animali tipici del Delta del Nilo. Se questi soggetti decorativi sono ricorrenti nei dipinti parietali dei giardini pompeiani, perché davano l’illusione di allargare le prospettive e ricreare atmosfere idilliache, in questo caso sembra che la scelta sia stata dettata da un interesse particolare del proprietario verso il culto di Iside ed il mondo egizio, molto diffuso a Pompei negli  ultimi anni prima della sua distruzione.

La Praedia di Giulia Felice è invece un complesso risalente al I sec. a.C. e si presenta come una villa urbana formata da quattro spazi: la casa con atrio, un giardino, una zona termale e un parco. Da un’iscrizione oggi conservata al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il complesso doveva appartenere ad una certa Giulia Felice, che dava annuncio di voler locare parte della sua proprietà dopo il grande terremoto del 62 d.C. Al periodo dopo il terremoto si devono gli interventi decorativi  che hanno interessato diversi ambienti tra cui il triclinio estivo, arricchito di giochi d’acqua accanto a letti conviviali e ad un portico con pilastri di marmo. Il complesso sepolto, è stato portato poi alla luce negli anni ‘50 del Novecento.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook

Correlati

You Might Also Like

Fashion Week 2025 all’insegna della sostenibilità

Da borgo tessile a capitale del fashion, la storia e il futuro della moda racchiusi in un Quadrilatero

L’abito fashion dell’arte contemporanea

La rivoluzione artistica e culturale del Qatar in vista dei mondiali di calcio 2022

Un Magritte di 60 milioni di dollari all’asta

TAGGED:domusMeseo Archeologico Nazionale NapoliPompeipraediariqualificazione
Share This Article
Facebook Twitter Email Print
Previous Article Maurits Cornelis Escher - Atrani. Coast of Amalfi - 1931 Al Pan di Napoli la grande retrospettiva “Escher”
Next Article Statua dell'Unità - India La Statua dell’Unità, la più grande al mondo… per il momento!
Leave a comment

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Installazioni
  • Scultura
  • Digital Art
  • Pittura
  • Fotografia
  • Concorsi
  • Eventi
  • Mostre
IconArt MagazineIconArt Magazine
Follow US
© 2024. Cristian D'Agostino. All Rights Reserved.
Iscriviti!

Iscriviti per ricere notizie su eventi, notizie importanti e altro di sicuro tuo interesse!

    Questo modulo utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i tuoi dati.

    Zero spam, disiscriviti quando ti pare.
    Welcome Back!

    Sign in to your account

    Lost your password?