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Dalla videoarte al videogame come forma d’arte con Bill Viola

Bill Viola
Bill Viola
By Published Luglio 5, 2018
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Bill Viola è un videoartista statunitense, di origini italiane, tra i più apprezzati del panorama mondiale. L’eccezionalità della sua arte sta nel realizzare video-installazioni emotivamente impattanti, cariche di richiami metaforici e profondità liriche, che attingono ai campi diversi  della filosofia, della musica, dell’arte.

Le sue opere quasi naturalmente inducono ad una riflessione sull’essere umano, sull’illusorietà della vita ed il suo sottile confine con la morte, reinterpretati  secondo rappresentazioni simboliche dei cicli di vita e morte, dell’alternanza di notte e giorno, affidate ad un uso della tecnologia sempre più sofisticata, perfezionata in una sperimentazione e ricerca personale lunga trent’anni.  Iniziata con la formazione in visual and performing a New York, la sua sperimentazione è passata per la direzione di uno dei primi studi europei di videoarte a Firenze e per la cultura zen acquisita in Giappone dove ha  anche partecipato alle ricerche di alta tecnologia per la Sony. L’ulteriore evoluzione è confluita nel passaggio dalla videoarte al videogioco come forma d’arte. Dalla collaborazione con l’USC Game Innovation Lab dell’università  della California del Sud, è infatti nato “The Night Journey”, un videogame sperimentale, da qualche giorno disponibile anche come intrattenimento ludico domestico.  Dopo circa dieci anni, in cui il gioco è circolato in vari musei del mondo come un “work in progress“, oggi il progetto è diventato un prodotto per Pc, Mac e Playstation 4.

“The Night Journey” si distingue dai giochi tradizionali per atmosfere ed esperienza. Non ci sono infatti livelli da superare o sfide da affrontare. Il percorso è di tipo contemplativo e si enuclea da un universo oscuro e misterioso, nel quale il giocatore si muove esplorando gli ambienti – tramite i comandi – alla ricerca della strada per l’illuminazione. Spesso il tragitto, rotto da sequenze di origine onirica, muove alla riflessione e alla meditazione, ponendosi proprio sulla scia di spiritualità, misticismo, poesia di cui l’artista si è servito per creare le atmosfere immersive del gioco. In particolare ci sono forti riferimenti alla vita del poeta persiano del tredicesimo secolo, Rumi, dal quale Viola si è fatto piacevolmente affascinare.

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